Francesco e Costantino sono due fratelli gemelli dai caratteri molto diversi, accomunati però da tanta forza e positività, nonostante la loro malattia: la fibrosi cistica. Grazie ala ricerca e alle terapie, conquistano ogni giorno nuovi traguardi: andare a scuola, festeggiare un compleanno e crescere.
25 agosto. Una torta per due, per festeggiare il decimo compleanno di Francesco e Costantino, due fratelli gemelli legati non solo dalla stessa data di nascita, ma uniti anche da quel filo magico e invisibile che solo i gemelli conoscono.
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Per Francesco e Costantino il compleanno è una ricorrenza davvero speciale, un evento che coinvolge tutta la famiglia e tutti gli amici. «Quando arriva il loro compleanno - racconta mamma Sara - non può mancare la torta al pan di spagna, che è la loro preferita. Mi dicono: “Mamma ma solo oggi è il nostro compleanno?” e lo vogliono festeggiare almeno per una settimana!». Due fratelli gemelli dai caratteri molto diversi, ma uguali nella positività e nella forza che trasmettono anche a mamma Sara e papà Donato, genitori capaci di affrontare la vita con il sorriso, anche quando la vita li ha messi alla prova. Il grande ostacolo che Sara e suo marito hanno dovuto affrontare è stato quello di una grave malattia genetica diagnosticata alla nascita ad entrambi i gemelli: la fibrosi cistica, una patologia che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e quello digerente, comporta seri rischi di infezioni respiratorie e polmonari, e problemi la pancreas.
Una diagnosi dopo la quale i medici spiegano a Sara e Donato come affrontare la malattia e fare le terapie con una attenzione costante e una dedizione totale. «Davanti ad una diagnosi così disarmante - ricorda - ho raccolto tutte le forze e mi sono detta “Sara, è un brutto colpo, ma qui l’accettazione va fatta in 5/6 giorni, poi la vita va vissuta”».
È così che Sara decide di abbandonare il lavoro e reimpostare la sua vita adattandola alle esigenze dei figli, sempre con il sostegno del marito Donato, grazie al quale non si è mai sentita sola.
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Una storia che sembra fatta di tante scatole che si aprono. La prima contiene la notizia inattesa di due gemelli, esattamente ciò che Sara sognava fin da bambina; la seconda contiene la brutta notizia della diagnosi di una malattia genetica con cui dovranno convivere i suoi figli, ma davanti alla quale Sara non si arrende; la terza contiene la più importante delle notizie, la possibilità di cure e terapie che sono possibili grazie alla ricerca scientifica, e questo aiuta Sara a sentirsi forte, come lei stessa racconta.
«Mia nonna mi diceva sempre “meglio l’invidia che la pietà”, e con questa frase mi spronava a reagire, ad accogliere tutto come un dono».
«Ogni giorno per noi è un dono. Ogni ricovero non fatto, ogni controllo che va bene è un dono. La possibilità di cure è un dono».
Sara, mamma di Francesco e Costantino
La ricerca fa diventare grandi bambini come Francesco e Costantino
La possibilità di terapie permette oggi a Francesco e Costantino di vivere, andare a scuola come tutti i loro amici, fare sport, avere una qualità della vita che regala loro sorrisi, ed è una possibilità concreta grazie ai progressi della ricerca scientifica nella quale Fondazione Telethon è in prima linea per garantire terapie e cure a tutti quei bambini e alle loro famiglie che ogni giorno convivono con malattie genetiche rare.
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Le terapie alleate dei due gemelli
Francesco e Costantino hanno nella loro routine quotidiana una preziosa alleata: la terapia.
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Fanno l’aerosol 3 volte al giorno, utilizzano la pep mask e questo li rende impegnati fino a 3 ore al giorno. E poi prendono enzimi pancreatici prima dei pasti, vitamine, gastroprotettori e spesso antibiotici per curare le infezioni respiratorie. E seguono la cura con i modulatori grazie ai quali le loro condizioni di salute sono stabili. Ma all’interno di questa terapia Sara ha inserito un elemento che non può mancare: il sorriso. «Si, hanno una malattia, ma hanno anche una mamma sorridente. E anche questa è cura, trasmettergli il sorriso».
Con il sorriso affrontano anche il rientro a scuola, che ogni anno non è mai scontato per loro, proprio a causa delle terapie quotidiane, dei controlli e dei rischi di contrarre infezioni. Ma grazie all’incoraggiamento di mamma e papà, il ritorno sui banchi è solo un momento speciale, pieno di entusiasmo ed emozione, in cui incontrare di nuovo amici e maestre.
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È con questo stesso sorriso contagioso che Sara e suo marito sono diventati volontari di Fondazione Telethon. Perché «l'impegno che ci metto - spiega - è una delle cose che non mi fa pensare di "togliere" del tempo ai miei figli o trascurarli, bensì è il contrario: è il mio modo di aggiungere tempo per loro». Così Sara ha creato a Serino, il piccolo paese campano in cui vivono, una rete di responsabilità e solidarietà che ha unito tante famiglie, e sono nate iniziative e amicizie con cui condividere ogni candelina, ogni nuovo compleanno di ciascun bambino. Ed è questo l’obiettivo di Fondazione Telethon: #FacciamoliDiventareGrandi, facciamo festeggiare ai tanti bambini affetti da malattie genetiche rare ogni compleanno con il sorriso, e con un nuovo traguardo di cura raggiunto.
«La fibrosi cistica - conclude Sara - oggi ha delle cure che prima non esistevano, ed è per questo che per me Fondazione Telethon è al primo posto».
«Io e mio marito abbiamo affrontato il sentimento della paura, ma abbiamo avuto anche la gioia della speranza e della cura, e tutti i genitori dovrebbero provare questo sollievo».