«Abbiamo nel nostro dna la voglia di sposare progetti di lunga durata che possano generare un impatto concreto sulle comunità» spiega Andrea Bolla, presidente e amministratore delegato dell’Azienda.
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Un connubio che genera vitalità. Il rapporto tra Vivi Energia, primario operatore energetico nazionale, e Fondazione Telethon è andato via via consolidandosi nel corso di anni di proficua collaborazione. Una contiguità, quella dell’azienda bresciana alla missione di Fondazione Telethon, che fonda le proprie radici in un contesto valoriale comune e nella condivisione di un approccio dinamico alla ricerca e all’innovazione. Un binomio la cui “energia” è emersa prorompente nel corso di questa chiacchierata con il presidente e amministratore delegato dell’azienda, Andrea Bolla
Una collaborazione che è diventata una vera e propria partnership. Come vivete questo binomio energia-ricerca scientifica?
Fa parte del nostro ruolo, come persone e come azienda: fare squadra con realtà come Fondazione Telethon per sostenere la ricerca scientifica e tante famiglie.
Come VIVI energia abbiamo nel nostro dna la voglia di sposare progetti di lunga durata che possano generare un impatto concreto sulle comunità. Per questo, dal 2019, siamo al fianco di Fondazione Telethon con “Fuori dal Buio”, un progetto che è stato accolto positivamente sia dai nostri clienti che dai dipendenti.
Dall’anno scorso, inoltre, abbiamo esteso il nostro supporto anche alle attività dell’Istituto San Raffaele Telethon di Milano, dove bambini provenienti da tutto il mondo, insieme alle loro famiglie, si recano per sottoporsi alla terapia genica.
La strada da fare per la ricerca è ancora lunga, ma grazie all’impegno e all’energia di tutti possiamo sostenere il lavoro dei ricercatori e fare del bene.
Su quali principi o valori comuni avete rinsaldato questo rapporto?
Come Gruppo VIVI, ogni giorno, proviamo a interpretare il cambiamento per supportare al meglio i nostri clienti, sia attraverso i servizi che offriamo, sia tramite un impegno concreto per la sostenibilità ambientale e sociale. Un punto cardine del nostro ‘fare impresa’ è proprio il rapporto con il territorio. Tra i nostri obiettivi primari c’è quello di restituire valore al territorio in cui operiamo per rafforzare la vicinanza che da sempre ci contraddistingue.
È un percorso guidato da un forte senso di responsabilità e di riconoscenza verso le comunità locali, senza le quali non potremmo svolgere la nostra attività. In Fondazione Telethon abbiamo trovato un partner affidabile, attento alle necessità di ognuno, sempre pronto all’ascolto e a fare del bene. Valori condivisi che uniscono noi, i nostri clienti e la Fondazione. Abbiamo così costruito una squadra coesa e determinata a raggiungere obiettivi importanti.
Con l’iniziativa “Fuori dal Buio” coinvolgete clienti e dipendenti nell’obiettivo di portare luce su molte patologie ancora oscure. Una mission che vi vede protagonisti già da molti anni. Che riscontro avete raccolto?
“Fuori dal Buio”, negli anni, è diventata un’iniziativa sempre più strutturata, capace di unire clienti e dipendenti in un impegno condiviso per dare voce alle malattie senza diagnosi. Ci sentiamo molto legati a questo progetto: è uno dei più significativi avviati con la Fondazione e ci dà la consapevolezza che, anche attraverso piccoli gesti, possiamo contribuire a grandi cambiamenti, come migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da malattie genetiche rare e delle loro famiglie.
In questi cinque anni, “Fuori dal buio” ci ha permesso di coinvolgere moltissime persone. Parliamo di più di 41 mila clienti, ai quali va un grande grazie per la sensibilità, l’impegno e la costanza dimostrati.
Nel 2024 venti dei vostri dipendenti hanno visitato l’SR-Tiget. Quali impressioni ed emozioni sono emerse, durante questa esperienza?
Nell’ambito dell’iniziativa “Verso la cura” abbiamo avuto la grande opportunità di visitare l’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica di Milano. Conoscere i ricercatori di Fondazione Telethon e i referenti del programma di accoglienza Come a casa è stato per noi motivo di orgoglio e una grande emozione.
Toccare con mano il loro lavoro quotidiano e l’impatto positivo che hanno sui bambini e sulle loro famiglie ci ha permesso di sentirci ancora più parte di questa squadra. Un’iniziativa utile anche per ringraziare e coinvolgere i tanti dipendenti di VIVI energia che ci aiutano a sostenere la ricerca. È grazie al coinvolgimento diretto delle persone che possiamo raggiungere grandi obiettivi e nella ricerca questo è ancora più vero. Lo sforzo di ciascuno di noi è importante, queste giornate servono a ricordarcelo.
Quale futuro intravede per la vostra collaborazione con Fondazione Telethon?
Il legame con Fondazione Telethon è solido e in costante evoluzione, perché in questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare la serietà e il grande lavoro che la Fondazione e i suoi ricercatori svolgono ogni giorno per tante persone. È nostro desiderio continuare a lavorare a stretto contatto per affinare progetti e iniziative, esplorando sempre nuove opportunità nell’ambito della ricerca e della cura, con l’obiettivo di coinvolgere i nostri collaboratori e i nostri clienti in un vero e proprio lavoro di squadra.