Il 22 novembre si celebra la Giornata internazionale delle sindromi genetiche dovute alla perdita di una piccola porzione del cromosoma 22.
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Domenica 22 novembre si celebra la Giornata mondiale delle sindromi genetiche dovute alla perdita di una piccola porzione del cromosoma 22, come quelle di DiGeorge e la velo-cardio-faciale.
L’incidenza della sindrome è stimata tra 1 su 6000 e 1 su 2000 nati vivi e nel 90 per cento dei casi si riscontra appunto una micro-delezione del cromosoma 22. Pur essendo molto eterogenee nella manifestazione clinica, presentano delle caratteristiche fisiche tipiche quali malformazioni cardiache, anomalie del palato e alterazioni del sistema immunitario. Tra gli aspetti neuro-psicologici, invece, si evidenziano difficoltà nelle competenze cognitive e sociali: con la crescita si assiste a un’evoluzione dei sintomi, soprattutto a partire dall’adolescenza, quando possono manifestarsi introversione, isolamento sociale e in alcuni casi veri e propri disturbi di natura psicotica.
«In tutto il mondo le organizzazioni di pazienti Del22 promuovono la conoscenza di questa sindrome, per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire sostegno alle famiglie e ai giovani adulti attraverso progetti scientifici e sociali mirati» ha dichiarato Giulietta Angelelli Cafiero, presidente dell’Associazione italiana delezione del cromosoma 22 - AIdel22, che è anche membro fondatore della Federazione europea “22q11Europe” che promuove questa giornata a livello internazionale.
«Sono molti gli aspetti sociali in cui la nostra associazione è coinvolta - continua Giulietta Angelelli Cafiero - come per esempio il sostegno all’inserimento scolastico dei più piccoli o l’attività formativa per l’inserimento lavorativo dei giovani. L’aspetto dell’assistenza clinica è garantito dalla sinergia con i diversi Centri di Riferimento per le Malattie Rare con cui AIdel22 collabora, attraverso i Referenti delle 16 sedi regionali in cui l’associazione è strutturata. Per la ricerca clinica, l’Associazione ha sempre collaborato alla stesura di protocolli condivisi per il trattamento della sindrome, anche attraverso la stesura di specifici protocolli diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) e progetti mirati alla soluzione di singoli aspetti, come la transizione dall’età pediatrica a quella adulta». Nel frattempo ha preso il via il progetto della webradio “AIDEL22”, un progetto che ha chiamato a raccolta l’entusiasmo e l’intraprendenza di oltre 20 ragazzi legati all’associazione, guidati da un gruppo di esperti del settore: un progetto nato per volontà di uno dei membri dell’associazione, Francesco Grande, con il sostegno della psicologa Caterina Asciano.