Il centro diretto dal professor Alberto Auricchio è un fiore all'occhiello della ricerca italiana. Dal 2013 è ospitato nell'ex fabbrica della storica Olivetti ed è diventato un polo d'attrazione per ricercatori di tutto il mondo.
L'Istituto si occupa dello studio delle basi genetiche delle malattie per mettere a punto terapie innovative. La competitività del Tigem è confermata anche dalla capacità di attrarre prestigiosi finanziamenti internazionali come quelli dello European Research Council (ERC).
"Siamo stati tra i primi a elaborare una terapia genica per alcune forme di cecità ereditarie".
Andrea Ballabio, Ex Direttore Tigem
I filoni di ricerca
L'Istituto porta avanti progetti di ricerca lungo tre filoni principali.

Biologia cellulare
Lo studio in modelli cellulari e animali dei meccanismi alla base delle malattie genetiche, anche con il supporto di tecniche all’avanguardia di microscopia: comprenderli è infatti il primo passo per individuare una possibile cura.
Responsabili dei gruppi di ricerca coinvolti:

Medicina genomica
Grazie alla bioinformatica è possibile analizzare il comportamento e l’interazione tra i geni, sviluppare modelli matematici di processi biologici, studiare il possibile utilizzo alternativo di farmaci già noti, trovare le cause genetiche di malattie senza diagnosi.
Responsabili dei gruppi di ricerca coinvolti:

Terapia molecolare
Lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici che prevedono l’impiego di piccole molecole o della terapia genica per correggere i difetti alla base di gravi malattie genetiche ancora prive di una cura efficace.
Responsabili dei gruppi di ricerca coinvolti:
Quali malattie studiamo
Difetti della comunicazione cellulare: quali?
Malattie da accumulo lisosomiale: quali?
Degenerazioni retiniche: quali?
Difetti del metabolismo epatico: quali?
Malattie mitocondriali: quali?
Sindromi tumorali ereditarie: quali?
Malattie neurodegenerative: quali?
Ciliopatie: quali?
Difetti dell'autofagia: quali?
Malattie neuromuscolari: quali?
Malattie rare e sconosciute
Esistono malattie talmente rare da non avere un nome.

Per dare una risposta a tanti pazienti inizialmente senza diagnosi come Camilla, primo passo verso un miglioramento della vita e la speranza di una cura, Fondazione Telethon ha ideato un programma unico in Italia: il programma "Malattie senza diagnosi".
Formazione d'eccellenza
La selezione dei ricercatori avviene su base meritocratica tramite colloqui e concorsi, in linea con i valori della Fondazione. L'Istituto organizza poi programmi di formazione per avvicinare i giovani ricercatori alla missione di Fondazione Telethon: trovare una cura per le malattie genetiche rare.
Il Tigem inoltre collabora con due importanti università per fornire ai ricercatori programmi di dottorato e formazione di qualità. Le due università di riferimento sono: Open University in Genetica Umana e Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM) programma in Medicina Molecolare (CEINGE, IFOM, Federico II, Università di Milano).